Monica Bolzoni ha messo insieme un sistema di moduli, di forme, colori, tessuti che costituiscono il dizionario della sua opera progettuale: il suo prendere da lì e organizzarne gli elementi viene fatto con una “grammatica” che le è propria e che ha costruito, attraverso la sua esperienza, la combinazione di questi elementi modulari per ottenere l’opera creativa che ne è il coronamento.
Il concetto di “semplice” e la sua “poetica”
E’ una combinazione “aurea”, una ricerca, una sublimazione della forma-colore che procede, come M. B. dichiara, per sottrazione:
0+0+0+0….= 1
Ovvero, quanto più togli più raggiungi il “semplice”; al contrario con altra formula:
1+1+1+1….= 0
Cioè quanto più aggiungi tanto più complichi, appesantisci, eccedi, senza metabolizzare. Del “semplice” Monica Bolzoni. ne ha fatto una vera e propria “poetica” personale, da grande artefice: si tratta di un semplice che ha travalicato e corretto il complicato e che lo ha oltrepassato.
( tratto da Caterina Marrone, La poetica del semplice di Monica Bolzoni )